La spremitura è l’ultima delle fasi che portano alla produzione dell’olio; può avvenire a caldo o a freddo. In entrambi i casi non si fa altro che separare i tre componenti che formano la pasta ottenuta durante la gramolatura, ovvero: il mosto oleoso, la sansa e l’acqua di vegetazione.
Questa separazione può avvenire con la centrifuga, dove la rotazione ad alta velocità provoca la separazione dei tre componenti grazie al loro diverso peso specifico, oppure con i filtri, che esercitano una pressione sulla pasta gramolata che permette poi la fuoriuscita del mosto oleoso separandolo dalla sansa che rimane invece intrappolata nei fiscoli dei filtri.
Dopo la fase di spremitura abbiamo già un olio commestibile, ma molto torbido. Per renderlo quindi più chiaro bisogna privarlo dei residui di acqua e bolle d’aria e farlo riposare in un decanter. Una volta filtrato e aver permesso ai residui di depositarsi sul fondo, il nostro olio extravergine di oliva è pronto per essere imbottigliato e stoccato.